Il 5° Conto Energia, DM 05/07/2012, prevede finalmente la possibilità di una detrazione fiscale del 50% del costo del proprio impianto fotovoltaico; a questa scelta si può affiancare li Scambio sul Posto, arcano e complicato meccanismo di rimborso della bolletta che, per gli impianti ricadendti nel quarto cono energia, era affiancabile alla tariffa incentivante (ora non più attuabile col nuovo conto energia, per maggiori info leggi gli articoli appositi qui). Queste detrazioni del 50% non sono da confondersi con le detrazioni fiscali al 55% per il risparmio energetico. Queste del 55% valgono per gli impianti solari termici per la produzione di acqua calda e per gli interventi di efficientamento energetico degli edifici (isolamenti, coibentazioni, serramenti, infissi, caldaie, pompe di calore, ecc…).

Prendiamo a titolo di esempio il nostro impianto "tipo" già utilizzato nel nostro esempio e cioè un impianto fotovoltaico installato a Treviso dove 4,5 kWp installati producono mediamente 5000 kWh all'anno, dimensionato per "contrastare" una bolletta di circa 800 euro l'anno: vediamo ora i due attori in azione!

LA DETRAZIONE FISCALE

Ipotizzando il costo di 9000 euro potremmo quindi avere una detrazione fiscale del 50 % del costo in 10 anni, cioè 4500 in 10 anni, cioè 450 euro l'anno.

Richiedere la detrazione è semplice ma è comunque una procedura che deve essere seguita da un commercialista e consiste principalmente in:

-inviare all’Asl, quando previsto dalla normativa, l’apposito comunicazione dei lavori

-pagare i lavori tramite bonifico bancario o postale in cui devono figurare: la causale specifica del pagamento, ed i dati del pagante e del ricevente (C.F o P.IVA)

LO SCAMBIO SUL POSTO

Spieghiamo ora il secondo meccanismo di rendita, quello un po’ complicato e poco intuitivo.
Dividiamo per semplicità l’anno in due periodi durante i quali il comportamento dell’impianto sarà diverso perché le ore e l’altezza del sole saranno diversi: estate e inverno.

ESTATE

Durante questo periodo si ha a disposizione una grande quantità di energia, e la cosa migliore è quella di autoconsumarla il più possibile in modo da non doverla richiedere al gestore di rete (ENEL,EDISON). Buona cosa sarà quindi di utilizzare gli elettrodomestici NON di notte (come invece si è abituati a fare in caso di tariffazione bioraria o a zone) ma di giorno.
In tal modo saranno ben evidenti le riduzioni degli importi delle bollette.
Non tutta l’energia erogata dall’impianto verrà consumata e parte di essa sarà immessa in rete e conteggiata per rimborsare quanto verrà prelevato dal gestore di notte, o d’inverno, quando l’impianto non potrà essere sufficiente a coprire i consumi.

INVERNO

Poichè le ore di luce sono poche in questo periodo, l‘autoconsumo sarà limitato e quindi, purtroppo, le bollette saranno "salate".
L’energia che è “uscita” dall’impianto d’estate servirà quindi ad ammortizzare questo costo residuo.
Dunque a fine anno il cliente riceve dei bonifici riguardo l’energia che ha ceduto, in modo da compensare quella che invece ha prelevato nei momenti “bui”!
Tornando all’esempio, questo meccanismo permette di risparmiare un 80% degli 800 euro spesi all’anno, cioè circa 600 euro, suddivisi tra rimborsi in banca ed effettive riduzioni del costo in bolletta!

RIASSUMENDO

Il rimborso annuo che scaturisce da quanto descritto sopra è pari quindi a 450 + 600 = 1050 euro l'anno. Dividendo il costo dell'impianto fotovoltaico installato a Treviso abbiamo quindi 9000 / 1050 =8,5 anni.

Contattateci e consultando la vostra posizione fiscale e la vostra dichiarazione IRPER, valutermo quale sia la soluzione che vi permette di ammortizzare il costo dell'impianto fototoltaico in minor tempo!

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