Questo impianto fotovoltaico è stato realizzato, come si nota evidentemente dalla foto, in centro storico a Treviso: spiccano infatti le cupole del Duomo e del Battistero.

Si tratta di un impianto dove i pannelli fotovoltaici sono stati posizionati in maniera piana. La resa delle celle di silicio poste su un tetto piano è poco ridotta, di solo un 10%, equivalente a mettere l'impianto in una falda completamente ad est o ovest.

Il motivo per cui è stata scelta tale configurazione impiantistica è duplice: primo, se i pannelli fossero stati messi inclinati, lo spazio non sarebbe stato sufficiente per ottenere la potenza complessiva raggiunta, pari a 3 kWp; infatti, per evitare le perdite di rendimento dovute alll'ombra, ogni struttura di sostegno avrebbe tolto spazio utile al posizionamento di altri pannelli.

Secondo, il Secondo Conto Energia, grazie al quale tale impianto fotovoltaico è stato incentivato e finanziato, prevedeva una differenza di tariffa tra un impianto a parziale integrazione architettonica o meno. Nella tipologia realizzata, abbiamo ottenuto l'incentivo più alto, e cioè per parziale integrazione; viceversa, avremmo superato la piccola balaustra perimetrale e avremmo ottenuto un impianto fotovoltacio non integrato.

Ora, essendo in vigore il Quarto Conto Energia, tale differenziazione non esiste più e si tratterebbe di un impianto installato su edificio, il cui incentivo è analogo indipendentemente che i pannelli fotovoltaici siano posizionati su un tetto a falda o piano.

L'opera, essendo in centro storico, è stata completata dopo aver ottenuta la DIA, realizzata sempre dai nostri tecnici. Normalmente, per quasi la totalità dei comuni italiani, l'installazione di un impianto fotovoltaico, è da considerarsi come edilizia libera e quindi esente da DIA o permessi di costruire.

Ci sono casi però in cui questo iter semplificato non è possibile e quindi è necessaria la rispettiva autorizzazione comunale o regionale.